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    Dott.ssa Irina Poleva

    Specialista in Dermatologia
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    Dermatologia Medica

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SKINECO: uniamoci per difendere la pelle e l'ambiente

Negli ultimi anni, parallelamente al aumento dell’utilizzo dei prodotti cosmetici, cresce l’interesse nei confronti della loro composizione, un po’ perché aumenta la frequenza degli effetti indesiderati sulla pelle (arrossamenti, prurito, eczemi, etc.), un po’ perché ci stiamo rendendo conto che quello che applichiamo sul nostro corpo alla fine finisce nell’ambiente.

Proprio per cercare di capirne qualcosa in più e ridurre l’impatto dei cosmetici sia sulla pelle che sull’ambiente è nata la SKINECO, l’associazione internazionale di ecodermatologia.

I dermatologi che fanno parte di questa associazione (come la sottoscritta) cercano di promuovere intanto un uso corretto dei cosmetici in generale, ma soprattutto di introdurre, attraverso l’informazione dei pazienti, la consapevolezza del danno che i cosmetici possono creare sia alla persona che all’ambiente. Da qui parte la ricerca dei prodotti di cosmesi eco-dermocompatibile, quelli che fanno bene alla pelle e allo stesso tempo non impattano negativamente sull’ambiente.

L’associazione SKINECO organizza spesso incontri, convegni dedicati allo scambio di informazioni tra colleghi e scienziati che si occupano di questa branca.

In particolare, il 3 ottobre prossimo si terrà  a Roma un evento  dedicato a tutte le novità relative alla PSORIASI nell’ottica di EcoDermoCompatibilità’.

In questa giornata si organizzerà il primo Forum a cui sono invitati a partecipare anche i pazienti. E’ un’occasione unica per entrare in contatto con i più grandi esperti del settore, conoscere le ultime novità ed esprimere le proprie opinioni ed esigenze.

Io ci sarò. Chi di voi ha voglia di partecipare può inviarmii un’email. La partecipazione per i pazienti è gratuita, ma i posti sono limitati.

Contattatemi per ulteriori informazioni.

Feedback from 7th International Plastic, Reconstructive, Aesthetic Surgery and Cosmetology of Georgia

E' stato un piacere, ma anche un grande onore partecipare al 7° Congresso Internazionale di Chirurgia Plastica Ricostruttiva Estetica e Cosmetologia di Georgia che si è tenuto in una bella città balneare sul Mar Nero Batumi. E' sorprendente come un paese così piccolo, con soli 4,5 mln di abitanti, possa dar origine a così tante eccelse figure nell'ambito di Chirurgia Plastica! La spiegazione c'è.

Negli anni 80 Tbilisi, la capitale della Georgia, era il centro della microchirurgia di tutta la exURSS. Proprio grazie ai chirurghi georgiani sono stati fatti i primi interventi di trapianto di organi ed, in seguito, interventi di microchirurgia vascolare. Per la prima volta nella storia del mondo nel 1994 è stata realizzata la falloplastica con la tecnica del III dito della mano non dominante (tecnica di Kuzanov). Insomma, c'è un background culturale notevole! Oltrettutto, la popolazione georgiana è molto attenta al proprio aspetto estetico e ricorre all'aiuto dei chirurghi plastici molto volentieri e serenamente. Negli ultimi anni c'è stato un vero e proprio boom, il numero degli addetti nell'ambito estetico s'è raddoppiato in soli 2 anni!

Questo per dire che pur trovandomi a migliaia di chilometri di distanza dall'Europa, mi sentivo nell'avamposto dei trattamenti estetici, chirurgici e non! Senza parlare dei fili di sospensione nati proprio qui nel lontano 1996!

In effetti, durante le sessioni del congresso tante relazioni (anche la mia) erano dedicate all'argomento del lifting non chirurgico con i fili riassorbibili. Tante sono le novità, dagli innovativi prodotti per la stimolazione dermica ai nuovi fili biostimolanti per rassodare il corpo, etc.

Tutti i 3 giorni del congresso sono stati pieni di attività, di scambi, di nuove e stimolanti conoscenze (siamo stati nelle aule fulltime, complice tempo piovoso che non ci ha permesso di esplorare la pittoresca costa del Mar Nero dove appunto è situata la città ospite del congresso, Batumi). E poi c'è stata una sorpresa: durante la cena di gala mi è stato consegnato il certificato di Trainer Ufficiale Aptos! Certo, è una bella responsabilità, ma anche un tangibile segno di riconoscimento del mio contributo.

In attesa della vacanza non mi dilungo molto sulle tecniche e metodiche nuove, ne riparleremo al rientro!

Buone vacanze a tutti!

Aptos colpisce ancora: fili di sospensione per il corpo

Evviva, li stavamo aspettando da tempo, le richieste delle pazienti piovevano ogni volta che intraprendevo la mia spiegazione sui fili di sospensione Aptos: "Ma si possono fare anche sul corpo? Possiamo trattare la pelle rilassata dell'addome? Mi piacerebbe rassodare l'interno cosce, è possibile?". Ebbene sì, ora è possibile! Sto parlando dei fili di sospensione riassorbibili per il rilassamento cutaneo del corpo. Devo confessare, l'idea di tonificare altre parti corporee, oltre al viso, era talmente ossessiva, che ancor prima di avere in Italia i fili per il corpo (Aptos Excellence Body), abbiamo fatto qualche esperimento con quelli del viso! I risultati sono stati più che incoraggianti!

Meno di 1 mese fa sono stata di nuovo a Tbilisi con un piccolo gruppo di colleghi italiani, nella culla della ideazione dei nuovi fili Aptos. E, credetemi, veramente ogni mese c'è qualche novità! Comunque, in quell'occasione abbiamo fatto un'esperienza straordinaria di 2 full day (sì, un po' come nel diving, parlo di immersione totale !) di sala operatoria dove abbiamo trattato (inserito i fili di sospensione) svariate pazienti con il rilassamento cutaneo di varie zone corporee: braccia, coscie, ginocchia, addome, seno.

La nuova linea dei fili riassorbibili Aptos Excellence Body è simile a Excellence Visage. Sono sempre 10 fili in caprolattone e acido polilattico (quindi, al 100% biocompatibili e biodegradabili) con delle incisioni laser multidirezionali che, prima di essere inseriti nella zona da trattare, vengono caricati in una cannula atraumatica. Il posizionamento dei fili avviene attraverso un piccolo foro praticato con un ago. Il trattamento è pressochè indolore, visto che la cannula passa attraverso i tessuti senza ledere strutture sensibili (vasi sanguigni, terminazioni nervose), inoltre, in genere si pratica anestesia locale.

I risultati sono immediati, ma decisamente migliorano nel tempo, come d'altronde succede con tutti i trattamenti effettualti con i fili riassorbibili Aptos.

Praticamente tutte le zone corporee con cedimenti cutanei possono essere trattate. Tuttavia, non tutti i pazienti possono essere sottoposti a questo trattamento. Se oltre al rilassamento della pelle c'è anche l'eccesso del grasso sottocutaneo, bisogna valutare se prima non sarebbe opportuno rimuoverlo ( lipolisi con la mesoterapia, laserlipolisi o liposuzione tradizionale).

Insomma, come sempre siete invitati a venire per un colloquio preliminare sulle possibilità di effettuare il trattamento con i fili di sospensione nel caso specifico.

PROTEZIONE SOLARE ESTREMA: REALMENTE ABBIAMO BISOGNO DI APPLICARLA OGNI GIORNO?

 

Le temperature alla fine sono salite al livello adeguato alla stagione, tutti abbiamo voglia di uscire e dare il benvenuto al caldo con i bramati bagni di sole.

Ma è una cosa  del tutto ragionevole? Veramente possiamo lasciarci andare a briglie sciolte nel nostro desiderio della tintarella?

 

Di fatto sappiamo che:

-      una breve esposizione quotidiana al sole è salutare;

-      l’abbronzatura naturale protegge la pelle dall’ulteriore danno solare;

-      l’esposizione solare quotidiana è necessaria ai fini di mantenimento dei livelli della vit. D.

 

Tuttavia, ogni volta che noi prendiamo un po’ di raggi UV, facciamo danno alla nostra pelle.

Un nuovo studio pubblicato da JAMA Dermatology (una rivista medica americana molto autorevole) dimostra che anche una bassa dose dei raggi UV-A1 sulla pelle chiara può attivare processo di rottura di fibre di collagene della pelle. Di fatto, esiste un gene responsabile della rottura del collagene (in termini pratici, dell’invecchiamento cutaneo). Questo gene è attivato dai raggi UV!

I ricercatori hanno evidenziato come i raggi UV-A1, esattamente come gli UV-B, sbloccano questo gene. Una volta sbloccato, il processo della degradazione del collagene diventa autoperpetuante. Cosa abbiamo come risultato?

-      Pelle sottile

-      Pelle fragile

-      Rughe

 

Maggior esposizione significa maggior danno: la degradazione del collagene diventa più massiccia, cioè la melanina che viene prodotta durante l’esposizione solare non blocca l’attivazione del gene responsabile della rottura del collagene.

 

Quindi, anche se l’abbronzatura protegge da alcuni tipi di danno solare, non protegge dall’invecchiamento cutaneo!

 

E’ importante sapere che gli UV-A1 hanno alcune caratteristiche particolari:

-      Appartengono allo spetto solare più intenso e identico nell’arco di tutta la giornata e anche tutto l’anno.

-      Penetrano attraverso il vetro.

-      Molti prodotti di protezione solare non li bloccano.

Cosa dobbiamo fare allora?

Ci sono 2 ingredienti che la FDA ha approvato come efficaci nel bloccare gli UV-A1:

-       ossido di zinco

-      avobenzone (nome commerciale Parsol 1789).

Il primo è un comune filtro fisico che lascia la patina bianca sulla pelle.

Il secondo è un filto chimico abbastanza sicuro, ma solo se è presente in quantità non superiore al 5%.

 

Quindi, se vogliamo conservare la pelle giovane più a lungo possibile, dobbiamo applicare una crema solare con filtri antiUV-A a largo spettro. La mia opinione è che quelli a base di ossido di zinco sono i migliori ed i più stabili. Oltrettutto, l’industria farmaceutica negli ultimi tempi s’è adoperata a renderli meno sgradevoli cosmeticamente.

Alla fine, cosa ci guadagniamo a utilizzare un filtro solare appropriato ogni giorno?

Sicuramente avremo meno:

-      rughe;

-      pelle sottile;

-      macchie solari da invecchiamento;

-      macchie da rottura dei piccoli capillari sugli avambracci (così caratteristiche dopo una certa età);

-      colorazione rosso-brunastra intorno al collo (eritropoichiloderma di Civatte);

-      rughe del decolletè (solo per le donne).

Tutto ciò è dovuto alla degradazione del collagene!

Per ulteriori informazioni potete contattarmi personalmente come sempre!

Fili di sospensione Aptos: corso pratico.

 

Negli ultimi anni abbiamo assistito (soprattutto, i colleghi chirurghi plastici) ad una graduale diminuzione degli interventi di lifting cervico-facciale ed ad un aumento delle richieste di procedure a bassa invasività, non solo da parte di pazienti più giovani rispetto al passato, ma anche da un numero crescente di pazienti che non accettano un’eccessiva limitazione della propria vita lavorativa e sociale, chiedendoci risultati naturali, assenza di cicatrici e brevi periodi di convalescenza.

Chi legge il mio blog, avrà sicuramente notato come in linea con questa ultima tendenza da circa 2 anni mi stia occupando dei fili di sospensione riassorbibili. Ci sono numerose metodiche legate a diversi tipologie dei fili: alcuni servono per creare l'impalcatura e lieve stimolazione dermica (fili in PDO), altri permettono sollevamento dei tessuti ptosici (cadenti), cosiddetto "lifting non chirurgico".

Una delle metodiche da me più utilizzata è il sistema di sospensione dei tessuti con le suture riassorbibili Aptos di nuova generazione, costituiti da acido polilattico e caprolattone.

La tecnica è oggi utilizzata da numerosi medici a livello mondiale e vanta quasi 20 anni di esperienza, grazie agli studi effettuati dai colleghi russi.

I fili APTOS hanno suscitato un grande interesse da parte dei pazienti, ma anche da parte dei colleghi, dermatologi, chirurghi plastici, medici estetici.

Ecco perchè è stato organizzato un corso pratico per spiegare meglio la metodica, le particolarità delle tecniche sia teoricamente che sui pazienti in sala operatoria. Il primo corso, tenutosi il 22 marzo, ha avuto un buon successo. Ed ora parte il secondo, sempre con le stesse modalità, una parte teorica e una pratica. Spero che anche questa volta i colleghi vengano numerosi.

 

 

Per maggiori informazioni potete, come sempre, contattarmi personalmente

Feedback dal AMWC 2014 Montecarlo

Questa volta l’annuale e il più importante evento internazionale nel mondo della Medicina Anti-Aging e Estetica ha battuto tutti i record: più di 7500 colleghi partecipanti da 120 paesi del mondo!

Il programma del congresso è stato in linea con lo slogan “Be ready for the future!”. In effetti, è l’occasione più importante per noi, medici che si dedicano ai trattamenti mirati a conservare l’aspetto giovane e sano dei nostri pazienti. Nel mondo che invecchia sempre di più l’industria della bellezza sforna ogni anno centinaia di novità cosmetiche, farmacologiche e tecnologiche nel tentativo di offrire la possibilità di rallentare questo (naturale) processo e noi dobbiamo essere aggiornati!

 

Quest’anno anch’io ho proposto il mio modesto contributo, un nuovo protocollo relativo al trattamento combinato della ptosi del volto. Riguarda una tecnica che permette di ripristinare i volumi persi e di sollevare i tessuti cadenti. Ringrazio tutti i miei pazienti che mi hanno permesso di realizzare questo studio e sono tornati a fare le foto di controllo!

 

Quanto alle novità, una di quelle proposte mi ha sorpreso veramente: trattamento delle rughe orizzontali della fronte con il freddo! Certo, l’idea di sostituire le punture della tossina botulinica con un presidio “naturale” non sembra cattiva.  Quindi, ho seguito tutto il workshop dedicato. Di fatto si tratta di un macchinario che inietta nella branca temporale del nervo faciale (quella responsabile della formazione delle suddette rughe) una miscela di gas a base di monossido di azoto a temperatura di -88°C! Il nervo viene danneggiato (fortunatamente non per sempre!) e non riesce più a stimolare la contrazione dei muscoli della fronte. L’effetto dura circa 3-4 mesi.  Mi astengo dall’espressione del proprio parere, ma per qualcuno potrebbe essere una valida alternativa alle “temibili” punture!

 

Con il ritorno del concetto della prevenzione al primo piano, alcuni trattamenti già esistenti da tempo sono stati portati in evidenza e perfezionati. Mi riferisco, per esempio, ai peeling. Le grandi multinazionali stanno investendo nella produzione degli agenti peeling di nuova generazione, nello studio dei protocolli combinati.

In effetti, a pensare bene, un trattamento ambulatoriale, poco duraturo e appena fastidioso, crea non solo un immediato effetto di luminosità e levigatezza sul viso, ma produce effetto rigenerante sul derma e, quindi, se ripetuto, conduce al graduale ringiovanimento (riduzione delle macchie, delle piccole rughe, della porosità cutanea). Alla faccia dei sofisticati e costosissimi laser! Personalmente trovo molto interessante da questo punto di vista la linea ENERPEEL, peeling combinati (composti da vari acidi) con effetti collaterali minimi grazie alla particolare tecnologia. Danno il massimo se uniti alla biostimolazione periodica.

 

E poi… il mondo dei fili: di sospensione, di biostimolazione, di ristrutturazione! Ne parlerò nel prossimo post, spero di avere tempo!

Come sempre vi invito a contattarmi per ulteriori informazioni.