IL PERIODO DELLE CASTAGNE: MI CADONO I CAPELLI!!! MITI E REALTA'
Al ritorno dalle vacanze troviamo numerosi cambiamenti nel nostro organismo: chi ha preso qualche kilo in più, chi ha acquisito qualche macchia sulla pelle, chi ha lasciato un pezzo di cuore in spiaggia da sogno, chi invece ci ha perso qualche ciocca di capelli.
In questo articolo mi dedico all'ultimo problema.
In effetti, spesso in autunno, nel periodo che, appunto, coincide (più o meno) con quello della caduta delle castagne, osserviamo una maggiore perdita dei capelli. Questa perdita potrebbe protrarsi per qualche settimana.
E' un problema? Non sempre.
Gli esperti dicono che è assolutamente normale, fisiologico, avere una caduta dei capelli più intensa e prolungata proprio in autunno. Da che cosa dipende?
Alla base c'è una normale evoluzione del ciclo di crescita dei capelli che nascono, crescono e muoiono nell'arco di circa 3-4 anni. Generalmente i capelli nascono in inverno, cominciano a crescere con la velocità media di 1 cm al mese per alcuni anni e poi bloccano la loro crescita ( più o meno verso la stagione estiva). A distanza di circa 3 mesi dal blocco di crescita, cadono per dare posto ai capelli nuovi. Qualcuno chiama questo fenomeno la "muta", come quella che avviene negli animali.
Questa caduta fisiologica nell'uomo si chiama effluvio. Alla base di tutto ciò c'è la variazione della produzione di un ormone che si chiama melatonina. La melatonina viene prodotta in maggior quantità proprio d'estate con l'aumento dell'esposizione al sole. L'ormone del letargo e della muta negli animali, negli esseri umani influenza il profilo degli androgeni e degli estrogeni che partecipano attivamente nel ciclo di crescita dei capelli.
Cosa fare?
Visto che questo fenomeno è assolutamente naturale, si fermerà spontaneamente nell'arco di qualche settimana. Quindi, un po' di pazienza e la chioma tornerà folta come prima.
Talvolta però la ricrescita dei capelli tarda ad arrivare. Questo potrebbe dipendere da numerosi fattori, alcuni dei quali sono facili da correggere, altri richiedono terapie prolungate. Una visita di controllo dallo specialista dermatologo con la conseguente diagnosi sarà in grado di stabilire se ci sono cause diverse da quelle fisiologiche e se bisogna intervenire nel modo appropriato.