Uno dei motivi che portano i pazienti dal dermatologo è cambiamento dell’aspetto delle unghie. Generalmente il farmacista, consultato in primis, suggerisce una terapia antimicotica. Purtroppo questa terapia non solo spesso non è efficace, ma può rallentare gli accertamenti per avere la diagnosi esatta.
Unghie e funghi, un argomento molto attuale, già trattato da me in uno dei post precedenti. Di fatto, l’alterazione delle unghie a causa dei funghi (onicomicosi) non è una condizione molto frequente, tuttavia, genera sempre delle preoccupazioni, soprattutto, in attesa della stagione dei sandali e infradito. Anche se la micosi delle unghie non è una malattia pericolosa (caso mai può essere sintomo di qualche alterazione più importante, come diabete, vasculopatia periferica, psoriasi, etc.), il desiderio di riavere le unghie esteticamente più belle è molto pressante.
Le unghie colpite dai miceti (funghi) appaiono più spesse e di colore alterato, con alone giallognolo oppure verdastro. In genere, non danno sintomi soggettivi, ma talvolta questa infezione può creare dolore alla pressione dell’unghia.
Fino ad oggi le cure tradizionali dei funghi alle unghie erano lunghe, faticose, non del tutto prive di effetti collaterali e, diciamo la verità, non sempre efficaci. Ora arriva una speranza grazie alle nuove tecnologie laser.
Di cosa si tratta?
Laserterapia si avvale della capacità di questo strumento di riscaldare selettivamente determinate strutture cutanee. Nel caso del laser per l'onicomicosi abbiamo la possibilità di riscaldare appunto la zona dove il fungo vive, con l’inevitabile conseguenza di alterare la sua struttura inattivandolo.
La procedura è poco dolorosa(si sente un po’ di calore), di breve durata e non ha effetti collaterali. In questo modo, possiamo evitare l’assunzione dei farmaci antimicotici per lunghi periodi di tempo (fino a 12 mesi). Il fegato ci ringrazierà!
Le unghie e le loro patologie continuano ad essere argomento di punta anche al ritorno dalle vacanze.
Come avevo già scritto nei post precedenti, anche qui, non sempre l’alterazione dell’aspetto delle unghie può essere dovuta alla presenza del fungo (onicomicosi). Per la diagnosi dei funghi alle unghie è molto utile, quasi indispensabile, eseguire l’esame microscopico e colturale per ricerca, appunto, dei miceti. Solo quando tale esame risulta positivo siamo autorizzati a procedere con la terapia antimicotica, soprattutto quella orale (in compresse). Altrimenti, bisognerebbe cercare altre cause.
Oggi mi soffermo in una delle cause che sta diventando purtroppo sempre più diffusa.
Si tratta di alterazioni ungueali nel corso delle terapie antitumorali (chemioterapia).
Come tutti i tessuti del nostro corpo che hanno un ricambio cellulare relativamente veloce, la matrice delle unghie (una specie di radice ungueale) è particolarmente sensibile alla chemioterapia. Come risultato osserviamo delle modificazioni, talvolta anche molto caratteristiche, del colore, della crescita e dell’aspetto della lamina ungueale.
Eccetto l’onicolisi (distacco dell’unghia dal suo letto) e il granuloma piogenico (una particolare neoformazione dei solchi ungueali), altre alterazioni sono praticamente asintomatiche, creano un problema puramente estetico.
Vediamo in dettaglio quali sono le possibili alterazioni delle unghie in seguito alla chemioterapia:
1. Alterazione della crescita della lamina delle unghie: un rallentamento della velocita di crescita ungueale si osserva molto comunemente. Questo può provocare una formazione delle linee trasversali e delle depressioni che riflettono un brusco arresto della moltiplicazione delle cellule della matrice ungueale durante ogni ciclo della chemioterapia.
Una crescita rallentata e una fragilità della lamina sono altrettanto frequenti.
2. Alterazione dell’aspetto della lamina: la lamina può apparire più sottile, più fragile, striata, con dei piccoli punti depressi. A questo quadro potrebbe associarsi la cosiddetta onicolisi (distaccamento del bordo distale dell’unghia) oppure una fessurazione.
Si potrebbe notare anche l’aspetto non liscio della lamina, come se fosse stata grattata con la carta vetrata. Talvolta invece si osserva l’ispessimento (aumento dello spessore) delle unghie.
3. Alterazioni del colore (discromie): le unghie possono diventare scure (melanonichia). Questo capita perché alcuni farmaci chemioterapici stimolano la melanogenesi (la produzione di melanina). Questa colorazione scura può apparire come una linea longitudinale o trasversale. In alcuni casi può colpire tutta la lamina. In genere, sono colpite più di un’unghia. Purtroppo questo tipo di alterazione spesso persiste per mesi dopo la sospensione della chemio. Attenzione: in questi casi è fondamentale escludere la diagnosi del melanoma!
Cosa si potrebbe fare per migliorare o quantomeno non peggiorare la situazione delle unghie in corso di una chemioterapia? Ecco alcuni consigli: · Tagliare le unghie regolarmente, non troppo corte, dritte. · Cercare di ridurre il traumatismo, ricordando che le unghie non sono “utensili”! · Ridurre il contatto con l’acqua. · Proteggere le mani con guanti di cotone ed, eventualmente, di lattice. · Idratare regolarmente le lamine ungueali con una crema emolliente, evitando di tagliare le cuticole. · Portare le scarpe larghe e comode e i calzini in cotone. Infine, bisogna ricordare che tutte le alterazioni ungueali possono persistere per tanto tempo dopo la sospensione della chemioterapia. Evitate di trattare le alterazioni dovute alla chemio con terapie antimicotiche, consultate un bravo dermatologo per una corretta diagnosi!