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Mappa dei nei: quello che non so di lei…


Il termine “mappa dei nei” è entrato solidamente nel nostro vocabolario.

Tuttavia, facendo dermatologo clinico, mi accorgo che non sempre il paziente è realmente informato sul significato di questo procedimento.

La prima cosa da sapere è che si tratta di un esame clinico, fatto dallo specialista in dermatologia, mediante un piccolo ma sofisticato apparecchio chiamato dermatoscopio. Infatti, questa fase è chiamata epiluminescenza, cioè osservazione della superficie cutanea attaverso un piccolo microscopio che ingrandisce le formazioni pigmentarie (nei) fino a 20 volte.

Generalmente dividiamo i nei in 2 gruppi: nevi comuni e nevi atipici. I nei del secondo gruppo potrebbero essere potenzialmente pericolosi, ecco perché è consigliabile monitorarli attraverso la seconda fase della mappatura dei nei, cosiddetta videodermatoscopia. Si tratta di un approfondimento diagnostico non invasivo che permette di ottenere un’immagine microscopica ingrandita del neo e monitorarla nel tempo. In questo modo si può capire con la precisione submillimetrica se il nevo sta cambiando ed, eventualmente, asportarlo tempestivamente.

L’assenza di nevi atipici non esclude la possibilità di sviluppo di un melanoma. Cosa significa? Una parte considerevole dei melanomi non deriva da un nevo che è cambiato, degenerato. Spesso il melanoma nasce sulla pelle sana. Ecco perché anche chi non ha dovuto fare la videodermatoscopia, quindi non ha nevi atipici, dovrebbe comunque fare controllo annuale.

Perché è così importante trovare il melanoma in fase iniziale?

La risposta è dura: il melanoma è uno dei tumori più aggressivi che esistano. Ma questo non è tutto. La cura del melanoma invasivo è poco efficace in quanto questo tumore non è particolarmente sensibile alla chemioterapia, alla radioterapia, etc. E anche se le ultime ricerche hanno portato a dei risultati interessanti, ancora oggi il melanoma invasivo ha una prognosi non particolarmente ottimistica, la mortalità è ancora alta.

Ecco perché consiglio di fare un controllo annuale dei nei: trovato in fase precoce, cosiddetta, “in situ”, il melanoma può essere asportato chirurgicamente con un minimo di cicatrice e senza dover subire estenuanti indagini e terapie. Resta solo una cicatrice ed un brutto ricordo di paura!

Come sempre potete contattarmi personalmente per ulteriori informazioni

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