Cosa c'entrano le castagne con le spazzole per lo shampoo?
Per non chiudere il cancello quando i buoi sono già scappati, cerchiamo di anticipare gli eventi sgradevoli in arrivo.
Senza entrare nelle problematiche dell’universo quantico, parlerò della caduta dei capelli tipica dell’autunno.
Pur essendo ancora lontani dal periodo di caduta delle castagne, dobbiamo prepararci all’evento.
Intanto, come mai tendiamo a perdere più capelli del solito proprio alla fine dell’autunno, nel periodo in cui le castagne maturano? E’ ovvio che questo delizioso frutto non ha niente a che fare con i nostri capelli. Piuttosto ci sono due fattori che hanno un ruolo importante: il sole e la riduzione delle ore di luce.
Il primo fattore è poco conosciuto, dipende dal fatto che un’intensa esposizione al sole porta alla morte di alcune cellule del bulbo pilifero che avviene nei mesi estivi, però gli effetti si vedono solo in autunno. Siamo ormai abituati a proteggere la pelle con le creme solari, ma non pensiamo ai capelli ed il cuoio capelluto.
Il secondo fattore è legato alla luce, piuttosto alla riduzione delle ore di luce. Questo fenomeno interferisce con la produzione della melatonina, l’ormone conosciuto prevalentemente per la sua funzione della regolazione del sonno. Di fatto, partecipa in tante altre funzioni metaboliche e non ultima è quella di regolare la crescita dei capelli.
Come possiamo ridurre l’impatto di questi fattori e contenere la quantità di capelli persi?
Prima di tutto la fotoprotezione: dei prodotti specifici con filtri solari per i capelli, un cappello da portare più spesso possibile potrebbero ridurre l’effetto negativo del sole sul cuoio capelluto e di conseguenza la successiva caduta dei capelli.
Il secondo fattore è difficile da contrastare, tuttavia, una corretta alimentazione (per garantire la presenza di tutti i nutrienti indispensabili per la crescita dei capelli), un’integrazione alimentare specifica, una regolare attività fisica (per riattivare la microcircolazione periferica, quindi, anche dei bulbi piliferi), rispetto del ritmo sonno-veglia possono ridurre l’impatto negativo sui capelli.
In termini di attivazione del microcircolo, è interessante un nuovo trend della spazzola per lo shampoo. In effetti, questo oggetto, in genere, in silicone, durante il lavaggio dei capelli riesce a rimuovere le cellule morte, depositi di smog e polvere più facilmente. Inoltre, la spazzola durante lo shampoo districa i capelli rendendo più facile l’applicazione del balsamo e il risciacquo finale. Il massaggio che produce aiuta ad attivare il microcircolo periferico del cuoio capelluto e nutrire meglio i follicoli piliferi. I capelli vi ringrazieranno!
Altri consigli per la cura della pelle dopo l'estate si trovano qui.
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